Con Luce dal Buio, la lentezza contemplativa della lumaca si trasforma in incubo poetico. A prima vista, la creatura sembra la consueta figura placida e umile dei giardini, ma avvicinandosi si rivela l’inaspettato: una bocca spalancata, atroce, piena di denti affilati, che spezza l’immagine di serenità e la trasforma in una riflessione visiva sul doppio, sull’alterazione, sulla paura che si nasconde nel quotidiano. L’opera si ispira idealmente ai quadri fatti dalla mia amica Roberta Betti, esplorando il tema della creazione che sfugge al controllo del suo autore.
Ma Luce dal Buio va oltre: al suo interno può accogliere fino a due candele o piccoli LED, trasformandosi in una fonte di luce soffusa che rende il contrasto ancora più potente — la mostruosità che, paradossalmente, diventa luce e calore.
Un pezzo di artigianato contemporaneo che unisce design, simbolismo e inquietudine, perfetto per chi ama le opere che sanno spiazzare, far riflettere e… affascinare.
